Il processo di formazione delle perle coltivate è identico a quello delle perle naturali. Quando minutissimi granelli di sabbia o microscopici parassiti o ancora piccolissime particelle estranee s’introducono nel corpo di un’ostrica perlifera, l’organismo del mollusco provvede a depositare su di essi, in più stagionali, una serie di strati di perlagione, concentrici, sino alla formazione di un corpo, generalmente sferico, definito “perla coltivata”.

Una perla coltivata non può essere distinta da una naturale per l’aspetta esterno, giacché le differenze sono strutturali e possono essere verificate solo con specifici esami di laboratorio. Essendo anche la composizione chimica identica nei due casi, più che dire “perla naturale” e “perla coltivata” sarebbe forse più corretto dire “perla accidentale” e “perla voluta”.